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VERTICE DELLA NATO
BERLINO 2030
POSTDAM, 09:50 - Una mercedes nera, scortata da dieci auto e quattro motoveicoli della Bundespolizei, fa il proprio ingresso nel parco di Sanssouci, un'area verde che si estende per circa 290 ettari nel cuore della città tedesca di Postdam, a circa tre quarti d'ora dalla capitale Berlino. L'auto trasporta Ida Meyer (CDU), ex Sindaco di Berlino da poco nominata Cancelliere della Repubblica federale di Germania alla guida di un Governo di coalizione delle forze moderate del Paese. A partire dalla campagna elettorale, la Meyer aveva promesso di organizzare un vertice NATO a Berlino per riaffermare la centralità della Germania sul piano internazionale. E quale migliore occasione di una crisi diplomatica tra i Paesi occidentali scoppiata in seno all'Assemblea Generale delle Nazioni Uniti, in cui l'Europa e gli Stati Uniti si sono divisi tra chi ha supportato l'intervento militare italiano in Libia e chi invece lo ha condannato.
PALAZZO DELL'ORANGERIE, 11:28 - Una volta scortati e fatti accomodare tutti e trentuno (oltre al Cancelliere tedesco) i capi di stato dei Paesi membri della NATO, Ida Meyer apre ufficialmente il summit:
A nome del popolo tedesco, vi do ufficialmente il benvenuto in Germania. Postdam è una città che è stata testimone di molte sfide e cambiamenti nel corso della storia, e oggi siamo qui riuniti per affrontare le sfide e i cambiamenti del nostro tempo. A qualche chilometro di distanza da dove ci troviamo noi ora, presso lo Schloss Cecilienhof, nell'estate del 1945 Unione Sovietica, Stati Uniti e Regno Unito si riunirono per discutere sulla gestione dell'immediato dopoguerra.
Il primo tema che affronteremo riguarda la proposta di una soluzione diplomatica al conflitto tra la Repubblica italiana e il Governo di Tobruk in Libia. Come abbiamo avuto modo di osservare durante la recente riunione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l'azione militare italiana ha suscitato opinioni divergenti all'interno della NATO, che speriamo di poter risolvere nell'arco di queste giornate.
Il secondo tema sull'agenda, a cui sarà dedicato l'intera giornata di domani, riguarda il nuovo piano di ricerca nucleare finanziato dalla Federazione russa. Come spiegato dalle agenzie di stampa internazionali, la bomba su cui gli scienziati russi stanno lavorando sarà in grado di distruggere intere città come Londra, Seattle e Vancouver nel giro di pochi minuti. Inoltre, nelle ultime ore è stata diffusa la notizia di un aumento di uomini e mezzi nei territori annessi dall'esercito russo in Ucraina.
Dopo una breve pausa di quindici minuti, direi di passare al primo punto all'ordine del giorno, ovvero il conflitto Italia-Libia. Inviterò quindi il delegato della Repubblica Italiana (OFF: preferibilmente Zanetti) a prendere la parola per illustrare le motivazioni che hanno spinto il suo Governo a prendere la decisione di bombardare Sirte, Harawa, Ras Lanuf e Bin Jawad, città in cui vivono più di 150mila persone.
Danke. >>
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