Elezioni Presidenziali 2031. La Vigilia del Ballottaggio.

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    Archiviato il primo turno, i due candidati arrivati al ballottaggio, Bolsonaro e la d'Avila, stanno velocemente cercando di trovare la quadratura del cerchio in vista del secondo turno, ormai tra pochi giorni.

    A sinistra la presidente uscente è apparsa ottimista e sicura di sé.
    Subito dopo il primo turno, ha rilasciato delle dichiarazioni di circostanza ma poi si è subito tuffata nel concretizzare l'accordo con il Partito Laburista, che ha infatti poi ufficialmente annunciato l'appoggio alla d'Avila.
    Un 5% che potrà essere comodo.

    Nei partiti di centro, che per questa tornata elettorale si sono raggruppati sotto il Movimento Democratico, tira aria di libera tutti.
    Come capita spesso nella politica brasiliana, questi partiti si muoveranno autonomamente, stipulando accordi con le varie forze di sinistra e destra.
    Già, e la destra?

    Bolsonaro è apparso piuttosto deluso dal risultato del Partito Liberale.
    Dopo così tanti anni di lontananza dalla politica attiva si aspettava un effetto più travolgente. Il 30% non convince.

    E così diventa importante, quasi fondamentale, la figura di Figueroa.
    Quest'ultimo pare sereno, rilasciando solo poche dichiarazioni dopo il voto.
    E attende.
    Tra lui e Bolsonaro non corrono buone acque, anzi. Pare addirittura che si siano incrociati nei corridoi in occasione delle interviste pre-elezioni e siano volate, anche in questa occasione, parole grosse.

    Bolsonaro non perdona a Figueroa il suo tentativo di prendere il controllo del Partito dopo le passate elezioni presidenziali.
    A sua volta quest'ultimo non perdona Bolsonaro per la gestione, dal suo punto di vista, scellerata del partito.

    Voci ben informate hanno raccontato che alcuni membri del Partito Liberale siano andati in visita alla piantagione di Figueroa e ci sia stato un incontro.
    E, sempre secondo queste voci ben informate, pare che il candidato presidente abbia chiesto, in cambio del suo appoggio a Bolsonaro, la vicepresidenza per sé e il Ministero degli Esteri e dell'Economia per il suo partito.

    È chiaro che si tratti di una provocazione ma è altrettanto chiaro che Figueroa debba stare molto attento perché ci sono molti ex elettori del Partito Liberale tra le sue fila e potrebbero non prendere molto bene una eventuale vittoria della sinistra.
    Così come ci sono altre persone che preferirebbero veder vincere la sinistra che trionfare Bolsonaro.

    E comunque, se i risultati del primo turno dovessero essere confermati, un'alleanza della destra potrebbe comunque non essere sufficiente per riconsegnare il paese nelle mani dell'ex presidente.
     
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